Sciopero, alte adesioni in Wartsila e Ferriera

Un’adesione
alta e «superiore alle aspettative» in molte delle principali aziende
del Friuli Venezia Giulia. È il commento dei segretari regionali di Cgil
e Uil dopo i primi dati sulla partecipazione allo sciopero generale di
oggi, che ha interessato tutti i comparti del manifatturiero e del
terziario, una settimana dopo lo stop degli uffici e dei servizi
pubblici. In particolare a Trieste, non
sorprende la partecipazione altissima (90%) tra i dipendenti Wartsila,
in vista del tavolo ministeriale di giovedì prossimo, ma le adesioni
sono alte (50%) anche in Ferriera. Da rimarcare la massiccia
partecipazione dei dipendenti Rai (40%, saltati Buongiorno Regione e un
Tg). «Le percentuali che ci arrivano dai nostri delegati ““ commenta il
segretario generale della Cgil Fvg, Villiam Pezzetta ““ sono la conferma
di quanto le motivazioni di questo sciopero toccassero temi
profondamente sentiti dai lavoratori: il potere di acquisto dei loro
salari, la battaglia per le pensioni di oggi e di domani, il sostegno ai
rinnovi contrattuali, la difesa della sanità  pubblica e del diritto
alla salute. Questioni che la Finanziaria del Governo non affronta o
affronta male, lasciando irrisolte o in certi casi aggravando le
criticità . Da qui l’esigenza di proseguire con questa mobilitazione per
cambiare la Finanziaria e le politiche di questo Governo, aprendo un
confronto vero sui grandi temi al centro di una piattaforma che era
stata presentata dall’intero sindacato confederale». Centrale, come
dichiarato ieri da entrambi i segretari regionali e ribadito con forza
nei presidi di oggi dai sindacati territoriali, il tema della difesa e
del rilancio dell’industria, «tanto più in una regione a forte vocazione
manifatturiera come il Friuli Venezia  Giulia», sottolinea Pezzetta. Sui contenuti e sugli
errori della Finanziaria si sono incentrati gli interventi degli
esponenti nazionali della Uil saliti in regione, i segretari
generali di Uiltrasporti e Uiltemp, Claudio Tarlazzi e Lucia Grossi, che
hanno parlato rispettivamente a Trieste e Majano.