Raddoppio galleria Muggia, no a scelte calate dall’alto

La Cgil di Trieste ribadisce le proprie preoccupazioni e perplessità in merito alla recente approvazione, da parte del Comune di Muggia, del raddoppio della galleria Nazario Sauro. Un investimento pubblico così rilevante richiederebbe a nostro avviso un preliminare  confronto con la comunità, al fine di comprendere pienamente le eventuali e legittime esigenze od opposizioni al progetto.
Non crediamo sia sufficiente limitarsi al solo giudizio sull’opportunità o meno della realizzazione dell’opera, perché questa rientra a parer nostro in un ben più ampio confronto generale sullo sviluppo futuro di un’area come  quella di Muggia, che presuppone un cambiamento di prospettiva capace di fare chiarezza sugli scenari di lungo termine e sull’impatto di scelte come questa sulle prospettive di sviluppo del territorio.
Il progetto approvato dal Comune  va valutato dunque in un ambito più generale e inserito in un ragionamento trasparente rispetto alle necessità cui risponde il progetto, a partire dalle opportunità di sviluppo della Valle delle Noghere e a quanto potrà accadere in futuro rispetto al bosco dell’Arciduca Punta Olmi, senza dimenticare l’operazione sugli impianti sportivi della Triestina calcio, anch’essa in fase di realizzazione.
Crediamo che solo in un’ottica come questa, e sulla base delle possibili ricadute in termini occupazionali, economici, ambientali e sociali, si possa esprimere un giudizio compiuto sull’utilità di un’opera che diversamente rischia di essere un elemento divisivo per la comunità di Muggia, com’è avvenuto già in altre occasioni. La Cgil ritiene pertanto utile e necessaria l’attivazione di un tavolo unitario da predisporre con Cisl e Uil per un confronto con  il sindaco di Muggia, finalizzato a una valutazione complessiva che segua i corretti percorsi istituzionali. Utile e necessario anche promuovere momenti di informazione e coinvolgimento della cittadinanza, per favorire ulteriori spazi di discussione democratica sia sulle ricadute dell’opera in questione sia sulle prospettive di sviluppo e valorizzazione del territorio.

Massimo Marega, segretario generale Cgil Trieste