Pensioni estere, ritardi inaccettabili: presidio davanti all’Inps

Si è svolto il 4 dicembre 2023 un Presidio davanti alla sede INPS di Trieste, promosso dai Sindacati Pensionati di Trieste ““ Capodistria e Istria Croata, rispettivamente ““ SPICGIL ““  SUS KS 90 ““ SUH. L’iniziativa che ha visto la presenza di alcune decine di attivisti sindacali era finalizzata a denunciare l’inaccettabile situazione di ritardo che si è manifestata nella chiusura di molte pratiche pensionistiche. Ci sono casi di persone che hanno due anni di ritardo nella chiusura delle pratiche a cui sono collegati drammi umani e difficoltà  economiche.
Le organizzazioni sindacali. hanno rivendicato una risposta risolutiva da parte dell’INPS. A seguito di tale iniziativa la Direzione Regionale FVG dell’INPS, nella persona del direttore dott. Saviano e dello staff deputato alle Convenzioni Internazionali, ha ricevuto una delegazione sindacale di segretari. Dalla discussione è emerso un percorso di lavoro per affrontare il problema legato prioritariamente, ma non solo, alla scarsa disponibilità  di personale.
I punti: 1) A gennaio verrà  promossa una riunione plenaria tra INPS e tutti i patronati e sindacati, per chiarire i meccanismi tecnici e le complesse procedure che sono regolamentate dalle Convenzioni tra Stati, al fine di agevolare la lavorazione delle pratiche, un tanto per programmare la futura gestione.
2) Verrà  definita una ricognizione dell’arretrato, sia attraverso la ricognizione di ufficio che la evidenza da parte dei Patronati.
3) La Direzione Regionale Inps si è impegnata a definire un Progetto organizzativo da presentare alla Direzione Centrale INPS, a fronte della evidente necessità  di rafforzare gli uffici di Trieste che sono Polo Nazionale INPS per tutti i paesi dell’ex Yugoslavia.
Questo primo risultato sostiene l’azione sindacale tesa a risolvere definitivamente la problematica.