Cassa integrazione, a Trieste +38% in sei mesi

Cresce la cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia. Complessivamente nel primo semestre ne state autorizzate 8 milioni di ore, con un incremento del 24% rispetto ai 6,5 milioni del primo semestre 2023. In provincia di Trieste l’incremento è sensibilmente più alto, del 38%, sebbene il volume complessivo delle richieste si attesti ancora su valori relativamente contenuti (831mila ore da gennaio a giugno).
Il dato, nonostante la frenata delle richieste a giugno (poco più di mezzo milione le ore autorizzate a livello regionale, contro una media di 1,5 milioni di ore nei primi cinque mesi dell’anno), conferma le maggiori difficoltà dell’economia, e in particolare del manifatturiero, tendenza che colpisce sia il Friuli Venezia Giulia che le altre regioni: anche a livello nazionale, infatti, cresce il ricorso agli ammortizzatori sociali, sia pure in modo leggermente più contenuto (+21% nei primi sei mesi).
A livello settoriale i comparti dove il ricorso è più marcato sono la meccanica e il legno arredo, che in Fvg assorbono da soli 5,4 milioni di ore, quasi il 70% del totale regionale, con un sensibile incremento delle richieste rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (+41% nella meccanica, +87% nel legno). Guardando invece ai dati territoriali, gli incrementi più marcati si registrano a Gorizia (+83%) e a Trieste (il già citato +38%), ma in termini assoluti il ricorso alla Cig è molto più alto a Pordenone e Udine, dove sono state autorizzate complessivamente richieste per 6,4 milioni di ore, con incrementi però più contenuti (+13% a Pordenone, +23% a Udine) rispetto ai volumi dello scorso anno.

I dati sul ricorso alla Cassa integrazione a Trieste e in provincia (dati Inps, elaborazione uff. stampa Cgil Fvg)