Una raccolta di firme per rilanciare la sanità pubblica
«Vogliamo essere al fianco degli operatori sanitari ormai mortificati da questa fase». Con queste parole Michele Piga, segretario della Cgil Trieste, ha commentato il lancio dell’iniziativa della raccolta di firme per rilanciare la sanità pubblica. Fra le associazioni e i sindacati supportano l’iniziativa, c’è anche infatti lo Spi Cgil. Si chiedono fondi per le assunzioni, un piano straordinario per la riduzione delle liste di attesa, il rilancio della sanità pubblica e un taglio del ricorso al privato. I promotori chiedono un maggiore coinvolgimento nelle decisioni della giunta regionale: coinvolgimento che riguardi in particolare i sindaci, capaci di conoscere le complessità dei singoli territori. Le firme verranno raccolte soltanto di persona, i banchetti saranno organizzati nei mercatini e sarà possibile firmare anche nelle sedi delle associazioni aderenti. Da parte sua lo Spi Cgil ha già consegnato le ottomila firme raccolte, soprattutto in modalità telematica, al presidente della Regione Fedriga. «Quell’iniziativa – ha spiegato Stefano Borini del sindacato – era focalizzata su Trieste, ora vogliamo allargare l’intervento. La Regione ha deciso di non comunicare niente in materia sanitaria e quindi lo faremo noi». Nel mirino dei sindacati c’è soprattutto il taglio dei distretti sanitari proposto da Asugi, ma iniziative analoghe sono state intraprese anche dalle altre aziende sanitarie, sempre tramite gli atti aziendali.