Sincovich: «Sulla Burgo si è riaperto un percorso»

Il confronto con la Burgo va avanti, nessun muro contro muro. Il vertice romano al Ministero dello Sviluppo economico si è chiuso con un esito auspicato in primis dai rappresentanti dei lavoratori e dalle sigle sindacati, ma anche dal versante istituzionale con la Regione a recitare un ruolo di primo piano. Le parti hanno infatti sottoscritto un accordo con cui è stata stabilita l’attivazione di un tavolo di confronto nel quale discutere innanzitutto del «progetto per la riconversione della linea 2 dello stabilimento di Duino», quella a rischio dismissione con il collegato spettro dei 153 licenziamenti su 372 dipendenti in organico. In merito alla riconversione, ed è un passo avanti rispetto alla prospettiva più nera paventata inizialmente dalla proprietà , «l’azienda – si legge nel verbale di accordo – si impegna a formulare nel tempo più breve possibile, una proposta comprensiva di valutazioni economiche, finanziarie ed occupazionali che sarà  illustrata alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni interessate». Il segretario provinciale della Cgil, Adriano Sincovich, giudica positivamente l’esito dell’incontro nella capitale: «Grazie alla posizione dei lavoratori e alla fondamentale presenza istituzionale della Regione, su una situazione dichiaratamente grave, una delle più gravi in provincia, si è riaperto un percorso che indubbiamente determina una condizione radicalmente mutata».