Sincovich: “Coop, sulla vicenda solo silenzio”
(Da Il Piccolo) Cooperative operaie: dopo lo sciopero e incontri sindacato-azienda interrotti a dicembre, la procedura di mobilità per 78 lavoratori «è in atto e regna uno strano e sinistro silenzio». Ma i sindacati «non sono disponibili a giochetti o manovre parziali, serve una svolta di qualità nel confronto». La voce arriva forte dal segretario provinciale Cgil Adriano Sincovich, che in una nota denuncia come il conflitto sia esploso causa l’«incapacità della controparte aziendale di fare proposte coerenti e chiare e di svolgere una trattativa rispettosa del ruolo» d
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ei sindacati.«Trattare è saper mediare sapendo che ci sono aspetti non disponibili alle organizzazioni sindacali territoriali in una trattativa come quella. Se la trattativa si arricchisce di accuse gratuite, ultimatum, minacce più o meno larvate non si va da nessuna parte». Da mesi le Coop avevano comunicato «difficoltà di carattere economico» senza mai precisarle; da settembre, «malgrado le richieste nessuna documentazione chiarificatrice è stata fornita». Ma quando si tratta di scelte pesanti «in termini occupazionali e salariali», è dovere «esplicitare il quadro reale dell’azienda, presentare un piano di riorganizzazione e di intervento su tutti i fattori produttivi che non sono solo il costo del lavoro». E a proposito, «se c’è un problema di costi del personale come mai si sono continuate a fare assunzioni anche a tempo indeterminato? Come mai la manovra di contenimento dei costi riguarda solo il personale operativo e non indiretti e dirigenza? Più in generale – incalza Sincovich – è pensabile che uno squilibrio del conto economico sia legato solo al costo del personale?». Il segretario Cgil rileva come «lo sblocco» è in capo all’azienda, che non deve sottrarsi «a un confronto organico». Se le Coop sono «una delle ultime realtà economiche della storia di questo territorio», spetta all’azienda «dare un segnale» che è «atto dovuto ai 110mila soci, agli oltre 700 dipendenti, alla città che vorrebbe essere orgogliosa di una sua grande impresa basata sui principi mutualistici e di solidarietà ». Dalle Coop, il direttore generale Pier Paolo Della Valle si limita a dire che «forse tra loro non si parlano, ma le segreterie provinciali del settore sono state convocate per la settimana prossima». La procedura intanto va avanti.