Scuola, il sostegno della Cgil agli studenti che protestano

Apprendiamo dalla stampa odierna che in alcuni istituti occupati dagli studenti, nell’ambito delle iniziative volte a contrastare le proposte del Governo sulla scuola, l’università  e la ricerca, alcuni presidi hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Pur leggendo che a queste richieste non è conseguito alcuno sgombero, rimaniamo sorpresi ed allibiti da queste iniziative e vogliamo rimarcare che non è con l’intervento della forza pubblica che si affrontano, e tanto meno  si risolvono, i processi sociali. La libera espressione delle opinioni non può e non deve essere contrastata con metodi che non appartengono a uno stato democratico e civile.
Andrebbe piuttosto valutato come significativo ed importante 
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che gli studenti si siano fatti parte attiva per quanto riguarda il loro futuro e quello della conoscenza in Italia, che si spendano in prima persona, in modo pacifico, per segnalare alle istituzioni il loro disagio e il loro disaccordo sulle proposte del Governo: questa, infatti, è una protesta di persone che vogliono poter studiare meglio. Noi seguiamo con grande interesse e sosteniamo quanto gli studenti stanno facendo in questi giorni, perché da sempre è espressione altamente democratica che i cittadini si mobilitino per far sentire la propria voce.
Le proposte del Governo portano nei fatti ad una sostanziale riduzione dell’offerta e della qualità  della scuola italiana. Come sindacati, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, le stiamo contrastando: in questa direzione vanno lo sciopero nazionale del 30 ottobre e la manifestazione di Roma, sulla quale sono già  moltissime le adesioni.
Invitiamo infine a tutti i cittadini che vogliano informarsi sulle misure del Governo e sulle loro ricadute a partecipare all’assemblea pubblica in programma lunedì 27 ottobre al liceo Dante di Trieste, con inizio alle 16.30.

(Mafalda Ferletti, segreteria Cgil Trieste)