Presidio davanti al Centro di salute mentale di Barcola

Si è svolto questa mattina il
preannunciato presidio davanti la sede del Centro di salute
mentale di Barcola. Un nutrito gruppo di familiari, ex operatori e
sindacalisti intendevano rappresentare le
contrarietà  ad una serie
di aspetti gestionali del centro, a partire dalla permanente
chiusura, da tempo, del portone d’ingresso, nonché la collocazione
all’interno di reti metalliche sulle scale interne, che ricordano altre
stagioni negative della gestione della salute mentale.
L’apertura del portone da parte del Direttore del CSM nonché del
DSM ha consentito un vivace scambio di
opinioni sulla
situazione di difficoltà  ed impoverimento dei
Servizi Pubblici e del cambiamento di politiche sanitarie consolidate da decenni.
Il
Direttore del CSM ha assunto impegni sulla rimozione di inferriate
e reti e ha dichiarato il suo impegno per una continuità  decorosa dei
servizi.
Emerge con evidenza la discrasia tra le dichiarazioni di chi deve
operare sul campo e la Direzione Generale di
Asugi che sta promettendo a tutti potenziamenti di servizi,
rafforzamenti di personale, che in realtà  sono da molto tempo e non
trovano risposta.
Il Coordinamento, con le molte realtà  sociali aderenti, continuerà 
l’opera di denuncia dei disservizi e l’informazione ai cittadini sul
funzionamento della Sanità  triestina.
Adriano Sincovich
Per il coordinamento per la difesa della sanità  pubblica a Trieste