La Fp Cgil: “Comune, la strada per un nuovo modello organizzativo è ancora molto lunga”
«La strada da fare per giungere a un nuovo e diverso modello organizzativo della macchina comunale è ancora lunga e molte sono le questioni ancora da discutere». Così la segreteria provinciale della Cgil Funzione pubblica dopo le dichiarazioni dell’assessore comunale Roberto Treu. «Se la Cgil Fp ha espresso un giudizio positivo sul metodo proposto, allo stato non vi sono elementi sufficienti per formulare valutazioni sui risultati – prosegue il sindacato -, che sono di là da venire e impegneranno le organizzazioni sindacali unitamente alle nuove Rsu che verranno elette a marzo in un confronto che non sarà certamente privo di ostacoli e il cui esito non può esser dato per scontato. Sorprendono e sconcertano pertanto le dichiarazioni dell’assessore che sembra esprimersi come se ci si trovasse di fronte ad un tragitto già concordato e concluso. In realtà il percorso fatto fino ad oggi ha portato essenzialmente a una prima analisi della situazione a all’individuazione delle principali criticità che si tenterà di superare e risolvere. I cantieri di lavoro, inoltre, non dappertutto hanno prodotto effettiva partecipazione e condivisione, in alcune aree importanti, come ad esempio l’Educazione, l’analisi delle problematiche sul tappeto non è stata portata a compimento e il coinvolgimento dei lavoratori si è rivelato del tutto insufficiente», sottolinea la Cgil. Che fa poi un altro esempio: «Nell’area Servizi Sociali devono ancora iniziare a riunirsi i gruppi di lavoro che affronteranno le ben otto aree tematiche individuate. Tutte di notevole complessità . Per non dire di tutte quelle problematiche che derivano e si sostanziano nella pura e semplice carenza di personale e di competenze insostituibili per il funzionamento stesso della macchina amministrativa e per l’erogazione di servizi». La Cgil conferma che il proprio «impegno è e rimarrà dunque quello di incoraggiare e proporre soluzioni che contemperino il benessere lavorativo e la valorizzazione del personale con una migliore risposta ai cittadini in termini di servizi. Questo senza ipoteche o percorsi precostituiti e solo nella misura in cui troverà riscontro tra i lavoratori che rappresentiamo. Suggeriremmo pertanto all’assessore – conclude il sindacato – maggiore prudenza nelle esternazioni sia per rispetto dei cittadini e delle loro legittime aspettative sia dei lavoratori che hanno accettato di mettersi in gioco raccogliendo una sfida difficile».