La Flc Cgil: inaccettabile definire l’Ogs un ente inutile

Dalla manovra finanziaria da 24 miliardi di euro in fase di approvazione, la ricerca scientifica in Regione potrebbe uscirne con le ossa rotte. Oltre ai tagli dei finanziamenti, nella manovra sarebbero infatti previsti l’eliminazione o l’accorpamento di alcuni enti pubblici definiti “inutili”. Tra questi ricadrebbe l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, più noto come OGS, con sedi a Trieste e Udine. Ancora l’incertezza regna sovrana, ma la possibilità  che l’OGS sia compreso tra questi enti “a rischio di chiusura” è drammaticamente reale.
Se le indiscrezioni fossero confermate, sarebbe davvero sconcertante: la scure della manovra andrebbe ad abbattersi proprio su un ente il cui bilancio non solo è sano, ma per giunta è costituito al 50% da fonti di finanziamento non istituzionali.
Oltre a ciò, è offensivo che un ente con un avanzo di amministrazione di 1.300.000 euro, in grado di attrarre commesse private e fondi europei coinvolgenti partners pubblici e privati, sia considerato “inutile”.
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Oltre al danno, anche la beffa di questa offesa alla dignità  dell’Ente e dei suoi 274 dipendenti, che nutrono una gravissima preoccupazione per la loro sorte lavorativa, soprattutto i 109 lavoratori precari.
Nel mistero che avvolge la manovra, si ignora il destino anche di altri enti prestigiosi, come l’INAF presente a Trieste con l’Osservatorio Astronomico. 
FLC CGIL, FIR CISL e UIL PA-UR giudicano INACCETTABILE questo ennesimo colpo alla Ricerca pubblica. Indigna in particolare il metodo con cui il Governo sta procedendo allo stravolgimento di questo comparto, senza alcuna valutazione di merito e senza alcuna consultazione dei soggetti interessati: non solo le Organizzazione Sindacali, ma neppure le Dirigenze degli Enti minacciati di estinzione sono state minimamente coinvolte.