La Cgil: preoccupano i tagli alla sanità 

Una carenza di 200 unità  nella forza lavoro del settore cittadino della sanità . Un’ulteriore stretta del 12 per cento al pacchetto delle ore nel prossimo bando di gara per l’aggiudicazione di alcuni servizi sanitari a cooperative esterne. Un generale scadimento della qualità  nelle prestazioni erogate negli ospedali «e
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non certo per colpa dei lavoratori». Queste le principali critiche mosse all’assessore regionale per la sanità , Vladimir Kosic, dalla Cgil, in particolare dallo Spi e dalla Fp.
Giovanna Del Giudice, segretaria provinciale dello Spi e Marino Sossi e Virgilio Toso della Funzione pubblica, ai quali si è aggiunta Rossana Giacaz, della segreteria Cgil, hanno svolto nei giorni scorsi un volantinaggio di denuncia «per stimolare l’attenzione a favore delle persone anziane e monoreddito che abbisognano di assistenza e sono abbandonate da questa amministrazione regionale».
«Sono molti a Trieste gli anziani soli in casa ““ ha precisato la Del Giudice ““ e questo calo di assistenza domiciliare significa crescita del numero dei ricoveri». Gli esponenti dell’organizzazione sindacale hanno espresso all’unisono «grande preoccupazione per i tagli alla sanità ».
La Giacaz si è detta «allarmata anche perché ogni Provincia, visti i tagli complessivi, è costretta a difendere la propria stabilità , per non parlare di quella sorta di zuffa fra direttori per accaparrassi le poche risorse rimaste a disposizione».