Kneipp (Filt Cgil): Il Magazzino 26 è nel bando del Porto Vecchio
(da Il Piccolo) Che tra i sindacati e la dirigenza dell’Autorità portuale non corra buon sangue è risaputo: troppi gli screzi registrati negli ultimi anni. Ora ci si mette anche la decisione della presidente Marina Monassi di trasferire tutti gli uffici al Magazzino 26 di Porto Vecchio «dopo aver informato i dipendenti con un comunicato”. «Ho già in diverse occasioni espresso un profondo disagio – afferma Renato Kneipp, segretario della Filt-Cgil di Trieste – una forte preoccupazione e un totale disappunto sul comportamento che l’attuale dirigenza dell’Autorità portuale, sta avendo nei confronti delle organizzazioni sindacali. Molteplici sono state le richieste di incontro e di confronto rimaste inascoltate, su argomenti riguardanti sia i dipendenti della stessa Autorità che su altri di interesse generale di tutto il Porto». Questo comportamento dell’Autorità portuale era stato duramente criticato nel corso di un’assemblea dei dipendenti convocata dai sindacati: «In un
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momento delicato, difficile e decisivo per il rilancio dell’economia triestina, si stava sottraendo a un confronto serio non solo con i sindacati ma anche con una parte delle Istituzioni e categorie datoriali». Ora un’altra decisione “sconcertante”: lo spostamento deciso da Marina Monassi di tutti gli uffici dell’ente in un’unica struttura, al Magazzino 26 in Porto Vecchio, senza che ne avessero parlato con i sindacati. «Il trasferimento – sottolinea Kneipp – comporterà una spesa non indifferente, per rendere idonei gli ambienti a uso ufficio. In oltre bisognerebbe capire il perché non si intenda ristrutturare alcuni ambienti presso la Torre dei Lloyd, che permetterebbe l’accorpamento in un’unica sede di tutti i servizi dell’Azienda portuale, nelle immediate vicinanze del Porto». Il segretario triestino della Filt-Cgil ricorda che da quando il Magazzino 26 è stato restaurato ha ospitato diverse iniziative di carattere culturale, che hanno permesso a migliaia di persone di poter apprezzare gli eventi che si sono svolti in un contesto del tutto particolare, in una parte del territorio cittadino poco o per niente conosciuto: «Luogo che a parere di molti poteva, o potrebbe, diventare un vero contenitore culturale-museale utile per tutta la città ». Ma il problema poi è un altro, ben più sostanzioso, e che per Kneipp dimostra che la decisione della presidente è stata alquanto frettolosa «visto e considerato che nessuno l’ha informata». «Quel Magazzino 26 – aggiunge l’esponente sindacale – è stato inserito tra le strutture che l’Autorità portuale di Trieste ha indicato nel bando per le concessioni del Porto Vecchio e sul quale qualcuno, che ha già visionato la struttura, potrebbe esprimere interesse. Cosa succederà in quel caso? Spero sinceramente che ci sia un ripensamento rispetto al paventato trasferimento, anche perché come si dice la fretta è cattiva consigliera con il rischio di fare non solo brutte figure, ma nello specifico, fare scelte che mal si coniugano con gli interessi della città ». Sui tempi e sui modi del trasferimento al Magazzino 26 no comment da parte dell’Autorità portuale: sono vicende interne, la risposta.
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