Giù la cassa integrazione, ma a Trieste il calo è più contenuto
Prosegue il calo della cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia. Come già gennaio e febbraio, anche marzo si è chiuso con una consistente flessione nelle richieste: meno di 500mila, infatti, le ore di Cig autorizzate lo scorso mese dall’Inps, contro i quasi 1,2 milioni di ore del marzo 2016. Più che dimezzate anche le ore autorizzate complessivamente nel primo trimestre, scese da 3,4 a 1,6 milioni, con una flessione del 54%. Un andamento che è anche la conseguenza dell’esaurimento degli ammortizzatori disponibili per molte aziende: non a caso la flessione, quest’anno, è più marcata nei territori a forte vocazione manifatturiera, come Udine e Pordenone, dove il ricorso alla cassa era stato più sostenuto negli scorsi anni. A Trieste, invece, il calo è del 27%, un valore molto vicino a quello di Gorizia (-24%).
Le richieste di ammortizzatori sembrano assestarsi su valori decisamente più contenuti. Se l’anno scorso la media mensile di richieste aveva sfiorato 1,5 milioni di ore autorizzate ogni mese, nel primo trimestre del 2016 supera di poco il mezzo milione di ore. Il calo riguarda tutti i territori, con valori più bassi a Gorizia e Trieste, come già accennato, e più alti a Pordenone (-48%) e Udine (-66%). A livello settoriale la cassa integrazione cala del 67% nel manifatturiero, in modo un po’ meno sostenuto nell’edilizia (-44%) e nel commercio (-4%).