Edilizia scolastica: basta annunci, serve concretezza
La CGIL di Trieste ritiene che la città abbia bisogno di una politica basata sulla programmazione, il confronto e la valorizzazione dei lavoratori e delle imprese del territorio.
A questo proposito, dichiarazioni come quelle formulate ieri dal sindaco Dipiazza in merito alla creazione di un unico polo scolastico situato nell’ex Caserma di via Rossetti fanno intravedere il solito copione fatto di proposte roboanti assolutamente prive di basi concrete.
I finanziamenti destinati all’edilizia scolastica devono essere utilizzati nel minor tempo possibile per dare risposta a problemi storici: sono necessarie importanti operazioni di bonifica, ristrutturazione e manutenzione delle strutture del territorio.
L’idea di concentrare tutti gli istituti superiori in un singolo luogo genera più problemi che soluzioni a partire dal depauperamento economico e della vitalità dei rioni dove già tali istituti trovano collocazione. Rioni che oggi hanno bisogno di un serio rilancio economico e sociale frutto di processi partecipativi.
La spesa dovrebbe comportare il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti ed è tutta da definire. Per l’opera complessiva si parla di una spesa di circa 60 milioni di euro e sarebbe coperta solo in parte da contributi regionali e vendite di patrimonio delle scuole dismesse, con tempi lunghissimi riguardanti aspetti burocratici e per progettazioni. La quasi totalità dei fondi, come spesso avviene nelle cosiddette grandi opere, non sono destinati alle imprese del territorio. Sarebbe opportuno ottimizzare gli investimenti già realizzati, considerando che il comparto edile a Trieste cresce molto meno del resto della regione.
Un altro problema riguarda il congestionamento che verrebbe a verificarsi negli orari di entrata e uscita dal polo scolastico: si calcola che, se una buona parte degli studenti e del personale scolastico utilizzassero il trasporto pubblico, si formerebbe una coda di 1 chilometro, per un totale di 70 autobus per trasportare ogni giorno 5000 persone in un quarto d’ora.
“In questa complicatissima fase economica e sociale la città ha bisogno di scelte trasparenti per ottimizzare gli investimenti attraverso un confronto con le parti sociali ed economiche per un progetto condiviso di città ““ sono le parole del Segretario Generale della CGIL Michele Piga ““ Ogni progetto di rilancio deve partire dalla valorizzazione del lavoro”.