Diritti in piazza, grande successo per il presidio di Trieste

Sono tremila i lavoratori e i pensionati scesi in piazza in Friuli Venezia Giulia sabato 27 settembre nell’ambito delle manifestazioni organizzate dalla Cgil contro la politica economia del Governo. Lavoratori pubblici e privati, pensionati, docenti, rappresentanti dei sindacati di polizia e delle organizzazioni studentesche, esponenti dell’associazionismo e del volontariato: molto nutrita e variegata la presenza nelle piazze della regione.
A Trieste sono state diverse centinaia i manifestanti che nel corso della giornata hanno affollato il presidio in largo Barriera. Intorno al gazebo hanno operato alcune decine di rappresentanti sindacali (in tutta la città  sono stati distribuiti circa 12mila volantini): il presidio ha offerto tre dibattiti all’aperto con alcune divagazioni anche nell’ambito delle problematiche locali. Nel corso della mattinata è stato affrontato l’argomento del «Caro vita», nel pomeriggio i lavori sono stati in

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vece dedicati prima al tema «Istruzione, scuola e conoscenza» e infine anche a quello legato alla «Qualità  della democrazia».
Adriano Sincovich, segretario generale della Cgil giuliana, ha spiegato che la manifestazione ha avuto due grandi filoni di motivazioni. «Il primo – ha esordito – aveva lo scopo di esprimere la nostra opinione in merito alla manovra economica e sociale portata avanti dal governo, l’ex decreto legge 112 che ora è diventato legge. Noi lo giudichiamo sbagliato poiché non agevola il ciclo economico ma non aiuta neppure i consumatori, provocando pesantissimi tagli con perdite occupazionali e forti ricadute economiche». Il secondo filone, invece, deriva dall’intenzione di «riproporre all’attenzione del Paese e del governo – ha precisato Sincovich – le richieste già  avanzate in maniera unitaria insieme a Cisl e Uil. Una piattaforma sul tema fiscale già  sottoposta a suo tempo all’attenzione dell’esecutivo Prodi e, ovviamente, riproposte anche a quello attuale. Tra riferimenti alla pressione fiscale su salari e pensioni e al “caro vita”, un occhio di riguardo deve essere dedicato anche al problema casa».