Corridoio 5, da Opicina l’appello dei sindacati italiani e sloveni
«Definire con urgenza un tracciato sostenibile, con il coinvolgimento democratico di tutti i soggetti interessati, per garantire una soluzione condivisa, in grado di accelerare la realizzazione del tratto italo- sloveno del Corridoio V, per collegare il sistema portuale dell’Alto Adriatico ai mercati del Centro-Est Europa». Questo l’appello congiunto presentato oggi a Opicina dal Consiglio sindacale interregionale Nord Est Fvg-Slovenia, l’organismo transfrontaliero costituito da Cgil-Cisl-Uil del Fvg con i sindacati sloveni Zsss e Ks 90. A firmarlo, con il presidente del Csi Roberto Treu, i segretari regionali Franco Belci (Cgil), Giovanni Fania (Cisl), Giacinto Menis (Uil) e i presidenti di Zsss e del Ks 90, Dusan Semolic e Peter Majcen.
«Il Csi ““ si legge ancora nel documento ““ rivolge un forte appello ai Governi di Italia e Slovenia per un intervento di assoluta rapidità che recuperi almeno in parte i gravi ritardi fin qui accumulati e consenta di evitare la perdita dei finanziamenti europei. Perdita che segnerebbe la rinuncia, intollerabile e colpevole, al Corridoio V e alle sue potenziali ricadute economiche ed occupazionali».
Gli investimenti nelle grandi infrastrutture, «da sostenere anche attraverso il ricorso agli Eurobond e l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie», costituiscono per i sindacati una parte fondamentale delle politiche europee di sostegno alla crescita e all’occupazione. Politiche nelle quali Cgil-Cisl-Uil, Zsss e Ks 90 rivendicano la necessità di una svolta, «per promuovere una maggiore equità nelle politiche per il risanamento economico, una diversa politica fiscale che tuteli salari e pensioni, nuove regole per i mercati finanziari».
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Un appello analogo è stato lanciato sempre oggi, nella mattinata, dal confine sloveno-croato di Bregana, dove italiani e sloveni hanno incontrato i rappresentanti della Zsss, il maggiore sindacato della Croazia. «Abbiamo voluto essere presenti ““ spiega il segretario regionale della Cgil Franco Belci ““ per esprimere il nostro sostegno al processo di adesione di Zagabria all’Unione Europea, che ci auguriamo possa arrivare a compimento nel 2013, e nello stesso tempo per rivendicare, a livello comunitario e di ogni singolo Paese, l’esigenza di politiche capaci di promuovere, assieme al risanamento dei conti pubblici, anche lo sviluppo, l’occupazione e una maggiore equità sociale».