Contratto, assunzioni, orari: al Verdi scatta lo stato di agitazione
«I risultati di bilancio, seppur importantissimi, da soli non ottemperano né al dettato statutario né alle aspettative del nostro pubblico e della cittadinanza, per la quale il Teatro deve continuare a rappresentare un simbolo e un modello di eccellenza». è quanto sostiene la Slc-Cgil Trieste annunciando lo stato di agitazione dei dipendenti del Verdi, proclamato ieri assieme ai sindacati di categoria Uilcom-Uil e Fials-Cisal. La mobilitazione, anche alla luce dell’utile netto di 2,6 milioni con cui il Verdi ha chiuso l’esercizio 2020, punta al pieno rispetto del contratto integrativo aziendale, a un confronto sull’orario del personale tecnico-amministrativo, alla definizione delle modalità di recupero della banca ore e al rinnovo dei contratti del personale di sala e del personale a tempo determinato. «
Siamo certi che per raggiungere e garantire un risultato artistico, mantenere la presenza di spettatori e attrarre contributi e sponsorizzazioni ““ si legge in un volantino della Slc, firmato dal segretario provinciale Alessandro Sarti ““ la prima cosa che una buona direzione deve fare è restituire valore al lavoro. È necessario pertanto scongiurare la dispersione professionale e offrire garanzie e tutele a tutte le lavoratrici e i lavoratori del nostro teatro, perché rappresentano il vero prezioso patrimonio della Fondazione».
«Pretenderemo il pagamento ““ si legge nel volantino ““ di quanto dovuto per gli arretrati relativi agli straordinari e all’indennità per lavoro a turni per il comparto tecnico, chiederemo alla direzione quali siano i tempi e le modalità di reintegro dello storico personale di sala, ribadiremo l’assoluta necessità di procedere alle assunzioni del personale aggiunto cessato durante la chiusura del teatro la piena copertura del personale quiescente, assente per malattia e di quello con permessi per legge 104. Chiederemo inoltre ““ prosegue il testo ““ che vengano applicati correttamente i livelli retributivi, coerentemente alle mansioni e alle responsabilità dei lavoratori e ribadiremo la nostra contrarietà alle modalità di utilizzo della banca ore-prestazioni». Queste le criticità . Sulle quali la Slc-Cgil sollecita risposte in tempi brevi, che possano favorire la normalizzazione delle relazioni sindacali. «Altrimenti sarà pressoché inevitabile ““ si legge in coda al volantino ““ dover ricorrere ad altre azioni per riconquistare tutto quello che spetta alle lavoratrici e ai lavoratori del Teatro, attraverso ogni forma di lotta possibile».