Cgil Cisl e Uil: più investimenti su salute, welfare e scuola
Venerdì 6 novembre Cgil, Cisl e Uil sono scese in piazza per
sensibilizzare la cittadinanza su salute, sociale, lavoro e scuola,
quattro punti fondamentali della piattaforma presentata alcuni giorni
fa. I sindacati chiedono l’attivazione dei tavoli prefettizi e più
investimenti sul territorio per garantire una piena efficienza del
sistema sanitario e di conseguenza di quello sociale e lavorativo.
Michele Piga, segretario provinciale della Cgil, assieme a quelli di
Cisl e Uil Luciano Bordin e Antonio Rodà , ha spiegato che «il
volantinaggio in Capo di piazza era una delle tappe di un percorso
durato due settimane con il focus sulla sanità e nel corso delle
quali abbiamo avuto un riscontro importante dalla cittadinanza. Ora
affronteremo il tema del sociale incalzando il Comune sulle ricadute
della pandemia sulle fasce più deboli».
Piga ha poi
sottolineato che «adesso serve uno scatto di Asugi. Il virus è
stato un ottimo insegnante nella prima fase, gli scolari – ovvero chi
gestisce la sanità – non però sono stati bravi studenti. Dobbiamo
investire sulla sanità puntando anche alla riduzione delle liste
d’attesa visto per evitare che le ricadute del Covid sulle altre
patologie siano più gravi di quelle dirette del virus».
sensibilizzare la cittadinanza su salute, sociale, lavoro e scuola,
quattro punti fondamentali della piattaforma presentata alcuni giorni
fa. I sindacati chiedono l’attivazione dei tavoli prefettizi e più
investimenti sul territorio per garantire una piena efficienza del
sistema sanitario e di conseguenza di quello sociale e lavorativo.
Michele Piga, segretario provinciale della Cgil, assieme a quelli di
Cisl e Uil Luciano Bordin e Antonio Rodà , ha spiegato che «il
volantinaggio in Capo di piazza era una delle tappe di un percorso
durato due settimane con il focus sulla sanità e nel corso delle
quali abbiamo avuto un riscontro importante dalla cittadinanza. Ora
affronteremo il tema del sociale incalzando il Comune sulle ricadute
della pandemia sulle fasce più deboli».
Piga ha poi
sottolineato che «adesso serve uno scatto di Asugi. Il virus è
stato un ottimo insegnante nella prima fase, gli scolari – ovvero chi
gestisce la sanità – non però sono stati bravi studenti. Dobbiamo
investire sulla sanità puntando anche alla riduzione delle liste
d’attesa visto per evitare che le ricadute del Covid sulle altre
patologie siano più gravi di quelle dirette del virus».