Cgil, Cisl e Uil: Ezit, accelerare i lavori per trovare una soluzione operativa

Le vicende intorno all’Ente Zona Industriale di Trieste – affermano in una nota i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trieste – continuano ad essere oggetto di iniziative di stampa e di dibattito pubblico. Le organizzazioni sindacali confederali intervengono pubblicamente, dopo averlo fatto in diverse sedi istituzionali, per esprimere alcune considerazioni. Le opinioni sulla fase pregressa e sulla decisione di commissariare l’Ente da parte della Regione possono essere diverse, tuttavia, alle rappresentanze dei lavoratori preme la definizione di soluzioni ai problemi aperti. 
La prima questione in campo è che in questo momento non vi è alcun soggetto, che in termini specifici, coordini percorsi e contenuti di politiche industriali nel territorio triestino, a differenza degli altri territori della regione. Ciò è tanto più rilevante a fronte degli indirizzi programmatici contenuti nella Legge Regionale così detta Rilancia Imprese e delle rilevantissime ricadute sul territorio triestino, previste dalla qualifica della crisi industriale complessa assegnata a Trieste. Si tratta di avere una strumentazione esecutiva e di rappresentanza degli interessi economici e sociali territoriali. Già  questo aspetto comporta la necessità  di trovare una soluzione istituzionale/operativa in tempi rapidissimi. 
Il tavolo aperto tra i Comuni di Trieste, Muggia, San Dorligo della Valle e le rappresentanze delle imprese nonché dei lavoratori è deputato a definire una proposta su cui confrontarsi con la Regione; compete alla stessa il completamento delle analisi tecniche e giuridiche di fattibilità  e un confronto fattivo con le rappresentanze istituzionali e sociali di Trieste sulla soluzione da dare anche in conseguenza di impegni già  presi. In questo ambito vanno definite le soluzioni ai problemi connessi quali: la gestione del S.I.N., l’esercizio di servizi specifici al sistema d’Impresa, il coordinamento, finalizzato alla politica industriale, delle competenze di varie istituzioni locali. 
In tale contesto si considera peraltro fuorviante e inconsistente chiamare in campo responsabilità  dell’ultimo Consiglio di amministrazione dell’Ente che nulla poteva decidere. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil quindi invitano tutti i soggetti interessati ad accelerare i lavori preparatori ad una soluzione adeguata al territorio di Trieste.