Casa Pound e lo sfregio a Mattarella, la Cgil condanna la giunta

L’ondata di indignazione per l’oscuramento del ritratto di Sergio Mattarella e il dileggio della bandiera dell’Unione europea, operati da CasaPound sabato 18 maggio all’interno del Municipio, durante il proprio comizio elettorale,oltre a trovare eco nazionale, ha richiamato ovviamente l’attenzione anche della Cgil provinciale. Il segretario della Cgil di Trieste Michele Piga, infatti, ha espresso innanzitutto «solidarietà  alla dipendente comunale che avrebbe “ignorato” gli affronti dei fascisti. Non era suo compito affrontare quel gruppo», condannando allo stesso tempo la Giunta:  «La giunta – ha detto Piga – invece non solo ha concesso gli spazi a forze dichiaratamente fasciste ma poi li ha lasciati incustoditi, senza il presidio della polizia locale. Rileviamo che quegli spazi si affacciano sulla stessa piazza che la medesima giunta ha negato al Fvg Pride. Apprezziamo la capacità  di mobilitarsi della società  civile e sottolineiamo che al presidio erano presenti diversi militanti della Cgil».