Ater, positivo non aumentare gli affitti, ma 5mila soggetti sono a rischio sconto
Le segreterie territoriali di Sunia e Uniat hanno rilasciato il seguente comunicato stampa dopo l’incontro di martedì 14 gennaio tra la dirigenza dell’Ater di Trieste e le organizzazioni sindacali degli inquilini, nel quale sono stati affrontati diverse questioni inerenti gli affitti e le spese accessorie.
Il presidente dell’Ater Riccardo Novacco, ha evidenziato l’impegno che l’attuale dirigenza sta mettendo in atto per affrontare i problemi, piccoli o grandi, ai quali bisogna dare quotidianamente risposte. Contestualmente ha voluto sottolineare l’importanza del confronto con le rappresentanze sindacali degli assegnatari, auspicando in un ulteriore consolidamento. Nel prosieguo, entrando nel vivo delle questioni all’ordine del giorno, è stato riferito che per l’anno in corso non sono stati previsti aumenti degli affitti, come invece risulta siano in procinto di attuare le altre Ater della regione, anche se verrà diminuito lo “sconto” di cui potevano beneficiare i nuclei composti da una unica persona, che fanno parte delle fasce meno abbienti, ovvero quelli con un’Isee sotto i 10mila e 20mila euro. Analogamente non ci saranno modifiche, rispetto alle modalità (acconti-saldo) per le spese accessorie, eccetto in un caso specifico, dove su richiesta degli stessi inquilini, verranno leggermente fatti lievitare gli acconti riguardanti le spese sul riscaldamento e sulle pulizie delle parti comuni, riducendo di conseguenza il saldo.
Il presidente ha voluto oltre tutto ricordare una nota dolente, ovvero il rischio che in base ad una vecchia norma, presente nell’ultima legge di bilancio, anche le Ater si vedranno costrette a pagare l’Imu, con conseguenze negative sui bilanci delle stesse. Su questa delicata questione, sia Federcasa (Federazione che riunisce le aziende/enti che gestiscono le case popolari) che le organizzazioni sindacali nazionali degli inquilini, si stanno adoperando affinché nel così detto “milleproroghe”, venga trovata la soluzione definitiva, che vada ad esentare le Ater dal pagamento dell’Imu.
I funzionari dell’Azienda hanno fornito alcuni dati inerenti il “censimento”, che ha fatto registrare un risultato estremamente positivo, visto che mancano all’appello soltanto 292 soggetti su oltre 10.300 assegnatari. A questi ritardatari verranno, come previsto dalla normativa, inviati i bollettini con un affitto maggiorato pari a 600 euro, che potrà essere riformulato solo dopo la presentazione dei dati necessari per la determinazione dell’affitto. Per quanto concerne li Bando per l’assegnazione degli alloggi, invece è stato confermato che le domande si possono presentare fino alla fine di febbraio e che al momento risultavano depositate 2671 richieste, di gran lunga inferiori a quelle del bando precedente che aveva sfiorato le 4.700 unità .
I segretari territoriali del Sunia Renato Kneipp e dell’Uniat Fabio Nemaz, oltre ad apprezzare la volontà del presidente Novacco di mantenere e consolidare il confronto tra le parti, valutano positivamente anche la scelta di mantenere invariati gli affitti. Gli stessi però, sottolineano, che la riduzione dello “sconto” a favore dei nuclei monocomponenti è una questione di non poco conto, se si considera che nella nostra provincia interessa circa 5.000 soggetti. In considerazione che questa riduzione dello “sconto” deriva da una norma regionale, i rappresentanti sindacali si attiveranno assieme alle altre organizzazioni degli inquilini, per porre all’attenzione dell’assessore competente, l’esigenza del ripristino dello “sconto”, rendendolo permanente.
Altro argomento che i sindacati hanno posto con forza al presidente, vista la “fame di alloggi popolari”, l’esigenza di recuperare e rendere agibili quelle centinaia di alloggi attualmente non assegnabili. Come diventa imprescindibile continuare con gli interventi di manutenzione su un patrimonio edilizio tra i più vecchi in regione e che pertanto ha bisogno di maggior attenzione, rispetto alle altre realtà del Fvg. Anche su questa questione le organizzazioni sindacali chiederanno un confronto con l’Amministrazione regionale, affinché nella prossima variazione di bilancio, siano reperite delle risorse a tal fine.