Servizi museali, serve un cambio di passo sul contratto

Filcams Cgil Trieste e Uiltucs FVGoggi hanno partecipato alla V Commissione consiliare avente ad oggetto la gara d’appalto per i servizi museali del Comune di Trieste. L’assessore Giorgio Rossi ha illustrato in modo esaustivo lo stato dell’arte che vede il Consorzio CNS vincitore ed aggiudicatario del bando di gara per l’appalto scaduto il 14 giugno scorso e prorogato al solo scopo di rendere possibile l’espletamento del bando stesso. L’Assessore ci ha confermato una condizione del settore in notevole crescita, sottolineando la necessità di adattare gli strumenti e le risorse dell’Ente allo scopo di governare le esigenze dirette ed indirette che ne conseguono. Riconosciamo che come dai confronti finora avvenuti non solo con la parte politica, ma anche con i funzionari del Comune è stato dato peso nella costruzione del bando alla parte tecnica e alla qualificazione del personale impiegato.
Risulta chiaro a tutti però come il Ccnl indicato, ossia il contratto Multiservizi, non sia quello più afferente alle attività richieste all’interno del polo museale, ma sia stato scelto dall’Amministrazione, oltre che per evidenti motivi economici, anche per garantire stabilità occupazionale agli attuali dipendenti dell’appalto. Non essendo per noi questo un punto di caduta, l’impegno richiesto dalle organizzazioni sindacali alla giunta oggi è che la formazione del personale prevista nel capitolato consenta di addivenire da qui alla fine dell’appalto, previsto tra tre anni, ad un cambio di passo contrattuale. Per noi il Ccnl congruo alle attività di accoglienza museale continua ad essere Federculture che garantirebbe migliori condizioni salariali e normative, qualificazione del servizio offerto e attrattività per competenze culturali specifiche.
Le organizzazioni sindacali hanno poi segnalato preoccupazione per gli inevasi solleciti di comunicazione dei dati, necessari all’avvio del vero e proprio affidamento, fatti dalle Cooperative vincitrici ad Euro&Promos, attuale appaltatrice. In una fase così delicata per le lavoratrici e per i lavoratori interessati, come è sempre un cambio appalto, questo fatto non permette l’apertura delle procedure. Ad oggi constatiamo che il nuovo appalto dovrebbe quindi prendere avvio il 1° febbraio 2025. Confidiamo quindi che i dati mancanti vengano comunicati con tempestività dalla ditta uscente.
Le organizzazioni sindacali presenti hanno anche riportato i dubbi e le eccezioni del personale sull’impianto orario predisposto nel capitolato, che di fatto vede in molti siti la chiusura alle ore 16.00, organizzazione che andrà verificata e monitorata, all’interno di una verifica puntuale di tutti gli aspetti di un appalto così complesso ed in divenire.
Michela Glavich, Filcams CGIL Trieste
Matteo Calabrò, segretario generale Uiltucs Fvg