Il riassetto di Asugi depotenzia la sanità  pubblica

Si è parlato di sanità  pubblica nella prima giornata della festa della Cgil Trieste che si svolge al Kulturni Dom di Prosecco. Sono intervenuti Michele Piga (segretario Cgil Trieste), Adriano Sincovich (segretario Spi Cgil Trieste) Stefano Cecconi (segretario Spi nazionale), Daniela Barbarese (segreteria nazionale Cgil) e Mafalda Ferletti (segretaria Fp Cgil Trieste). I relatori hanno analizzato il “caso Trieste”, città  in cui il modello di sanità  territoriale che rappresenta un’eccellenza nel mondo viene di fatto smantellato dai recenti atti aziendali. Trieste era infatti un «modello di salute pubblica»: prossimità  della cura, presenza dei distretti rionali e dei consultori per incontrare le necessità  dei cittadini. Il riassetto attuale dell’Azienda sanitaria procede invece nella direzione opposta: la sanità  pubblica è in affanno con carenza di personale socio-sanitario, liste d’attesa in crescita, presa a carico del cittadino. Il segretario provinciale di Cgil, Michele Piga denuncia l’accentramento dei servizi e indica disagi in termini di appropriatezza della cura per i cittadini più fragili. Per Adriano Sincovich il sistema sanitario pubblico è depotenziato. Sindacati, associazioni, cittadine e cittadini hanno condotto negli ultimi mesi – e continuano a condurre – una battaglia per difendere un modello costruito in decenni di lavoro sul campo. Il direttore di Asugi Poggiana ha declinato l’invito a prendere parte al confronto.