Appalti, i sindacati spingono per la firma del protocollo
Cgil, Cisl e Uil protestano sul delicato tema degli appalti perché non è stato ancora firmato il protocollo e rilevano che da un anno e mezzo si discute sul testo senza chiudere. Della questione sono interessati diversi settori: mense scolastiche, pulizie, portierato, vigilanza, addetti ai musei, strutture educative: le sigle sindacali stimano che attorno ai palazzi comunali possano girare circa 1.500 unità . Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno voluto mandare un messaggio al sindaco Dipiazza: l’ultimo protocollo era stato firmato nel 2015 – prima dell’adozione del Codice degli appalti -, da un anno e mezzo va avanti una discussione sul nuovo documento senza giungere a una definizione.
Per i sindacati il protocollo dovrebbe contenere una serie di principi cui attenersi: trasparenza nell’affidamento degli appalti; applicazione della normativa su salute e sicurezza; l’adozione dell’offerta economicamente più vantaggiosa mediante valutazione complessiva evitando così il massimo ribasso; l’applicazione della clausola sociale attraverso la riassunzione del personale occupato dall’appaltatore uscente. Al Comune si chiede inoltre rispetto dei tempi nel pagamento alle aziende, per sottrarle all’esposizione finanziaria, e un minor ricorso al sub-appalto. La situazione economico-sociale non è facile, l’inflazione morde i salari, a maggior ragione l’ente pubblico ha il dovere di garantire retribuzione, il rispetto dell’anzianità e dei tempi di lavoro, l’attenzione alla qualità del servizio. Regione e Asugi hanno già firmato un documento di questo tipo, pertanto i sindacati spingono che anche il Comune triestino proceda in questa direzione.