Lo Spi Cgil: “Aspettiamo da un anno risposte su Servola”
Considerato che a un anno dalla presentazione dell’iniziativa “Un’idea per una Servola migliore”, nessuna risposta è arrivata dall’amministrazione comunale, ora il fascicolo con le proposte da attuare per il rione sarà spedito direttamente al sindaco Roberto Dipiazza. Come spiega Stefano Borini dello Spi Cgil, «Nonostante i ripetuti inviti ad occuparsi di Servola, il sindaco Dipiazza non ci ha ancora risposto. Allora gli spediremo il fascicolo attraverso l’ufficio postale di Servola, uno dei pochi servizi rimasti in questo rione, dove mancano un bancomat, un’edicola e molti dei servizi fondamentali per la vita di una comunità ». Assieme allo Spi-Cgil, a denunciare l’inpasse sulla questione, anche il Circolo Arci “Falisca”, l’associazione “Lalo” e il circolo culturale “Ivan Grbec”. Le proposte si articolano in 35 punti con spunti per una nuova viabilità , un piano parcheggi, urbanistica, il verde pubblico, i servizi sociali, di pubblica utilità e le scuole. Problemi generali ai quali se ne sono aggiunti negli ultimi mesi di più specifici, com’è il caso del rigonfiamento del muro di contenimento della chiesa di San Lorenzo e delle crepe che corrono all’interno della stessa. «Ci consta osservare – rileva ancora Borini – che nonostante le classifiche dicono che la città è la migliore in Italia per qualità della vita, lo stesso criterio non vale per tutti i suoi quartieri. Il Comune rivolge troppa attenzione al centro cittadino, tralasciando le zone semi-periferiche».