Lavoro: segnali positivi, ma la ripresa è debole
Dal mercato del lavoro arriva indubbiamente qualche segnale positivo, ma restano anche fattori di criticità , che confermano la debolezza della fase di ripresa attraversata dall’Italia, dalla regione e dall’economia giuliana: su tutti la crescita del lavoro povero, in particolare quello precario, a termine e il part-time involontario, il raddoppio della disoccupazione rispetto ai livelli pre-crisi (da 4.400 a 8.300 in cerca di lavoro), il drastico calo dell’occupazione giovanile, più volte sottolineato dalla Cgil, con 48mila under 35 occupati in meno in regione rispetto al 2008.
Questi i dati al centro della conferenza stampa convocata oggi dalla Cgil di Trieste, che ha presentato, con il segretario generale Michele Piga, un’approfondita analisi del mercato del lavoro provinciale e regionale, tre giorni dopo la pubblicazione dei dati Istat relativi al 2° trimestre 2017, che evidenziano una forte ripresa degli occupati in regione. Per analisi più affidabili della situazione e delle prospettive economiche e occupazionali, ha detto però Piga, servirebbero dati più approfonditi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.