La Flai: irrispettoso il tentativo di reintrodurre i voucher in agricoltura

In queste ore stiamo assistendo al tentativo di reintrodurre attraverso l’approvazione della “manovrina” lo strumento dei voucher. La volontà  di una parte del parlamento di presentare emendamenti per la reintroduzione dei voucher in agricoltura è veramente irrispettosa e viola la volontà  di milioni di cittadini che hanno firmato per chiederne l’abrogazione, nel rispetto del lavoro dignitoso e di qualità .
Gli emendamenti che circolano in queste ore sono addirittura peggiorativi rispetto a prima e sottolineano in particolare la non conoscenza del settore agricolo e soprattutto la volontà  di trovare strumenti che permettano al datore di lavoro di pagare meno il lavoratore senza incorrere nell’illegalità .
Il tentativo è quello di reintrodurre lo strumento che penalizza i lavoratori e i loro diritti cambiando il nome in “contratto presto”. In agricoltura la proposta degli emendamenti prevede l’utilizzo da parte delle imprese fino a cinque dipendenti (per il nostro Paese la maggioranza delle aziende agricole) significa dare la possibilità  di non assumere mai il lavoratore con un contratto subordinato nel rispetto del CCNL e CPL.
Viene ampliato il compenso totale al lavoratore a cinquemila euro in un anno (massimo duemilacinquecento euro per datore di lavoro), il che comportrebbe per i lavoratori agricoli la perdita del diritto alla disoccupazione agricola e alle prestazioni di malattia, maternità , e contributi pensionistici previsti da regolare contratto. In maniera assolutamente negativa si riconosce nello strumento del nuovo “voucher” che il compenso è computabile ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno: il migrante viene condannato alla precarietà  e alla impossibilità  di integrarsi nel nostro paese. L’utilizzatore, qualora non usufruisca del voucher può, nei tre giorni successivi al giorno programmato per la prestazione, revocare la dichiarazione all’Inps; della serie se non ho avuto il controllo ispettivo dichiaro che non l’ho utilizzato.
Di fronte ad una violenza nei confronti dei lavoratori tutti e in particolare nel nostro caso dei lavoratori agricoli, la Flai CGIL e tutte le sue strutture insieme alla Confederazione, sin da subito metteranno in campo tutte le iniziative per contrastare la reintroduzione dei voucher, il non rispetto della volontà  dei cittatdini e il ricorso al Presidente della Repubblica per il rispetto dell’art. 75 della Costituzione.
Continueremo la nostra battaglia per il diritto al lavoro con diritti.