Primo Maggio: in tanti in piazza sotto la pioggia
Il maltempo non ha fermato il Primo Maggio in Friuli Venezia Giulia, con cortei affollati nelle tradizionali quattro piazze della regione. Nonostante la pioggia insistente lungo il percorso, dal ritrovo in piazza San Giacomo, il transito in piazza Garibaldi sino al passaggio lungo le vie del centro e l’approdo in piazza Unità , folta la partecipazione anche alla manifestazione di Trieste, anch’essa nel nome di Giulio Regeni e per un rinnovato assetto rivolto al mondo del lavoro e alla produttività
La vicenda di Regeni è stata rievocata non solo dallo striscione targato Amnesty International che apriva il corteo, ma anche con gli appelli lanciati da piazza Unità con molte voci che hanno sottolineato soprattutto il “desiderio di verità e giustizia”.
L’epilogo in piazza Unità , oltre al caso Regeni, ha messo in evidenza i temi della festa nazionale. Lavoro, occupazione, tutela delle pensioni, rilancio industriale anche su scala europea.
Per il resto nei vari discorsi, Cgil Cisl e Uil hanno ribadito che a nulla valgono gli annunciati segnali di ripresa, troppo timidi per segnare una inversione di tendenza. Perché ci sia davvero ripresa e soprattutto la crescita che serve al Paese – è il leit motive dei comizi ““ servono investimenti, politiche industriali, oggi assenti, interventi strutturali e di sistema sia a livello nazionale, che regionale, politiche attive del lavoro. Ma serve anche ““ invocano i tre Sindacati confederali ““ un riforma urgente della pessima legge Fornero sulle pensioni, che non solo impedisce il turn over nel mercato del lavoro, ma svilisce chi ha già lavorato per una vita, e non tiene conto neppure dei lavoro usuranti, o comunque, pesanti. Non mancano poi le riflessioni sul lavoro femminile, sul precariato, su strumenti snaturati ed abusati come i voucher e sulla totale deregulation di alcuni settori, a partire da quello del commercio, con molti negozi aperti anche durante la stessa festa del lavoro.