Tagli ai lavoratori delle mense scolastiche: presidio il 31 gennaio in piazza Unità
Dopo l’incontro con la milanese Dussmann, la società vincitrice del secondo lotto dell’appalto sulle mense scolastiche di Trieste, i sindacati promettono battaglia e annunciano protesti e scioperi: la prima iniziativa si terrà domenica 31 gennaio in Piazza Unità , dove Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uil Uiltucs terranno un presidio. Il faccia a faccia di ieri infatti si è concluso con un nulla di fatto, con l’azienda ferma nell’intenzione di applicare tagli lineari agli orari dei dipendenti, mentre le sigle si apprestano alla protesta. I sindacati sono duri anche verso il Comune, che per il momento auspica «il raggiungimento di un accordo». In ballo c’è lo stipendio di 170 lavoratori, in larga parte donne, cui il nuovo appaltatore che entrerà in servizio il 6 febbraio, ha deciso di ridurre in modo significativo l’orario lavorativo: dovrebbero subire tagli compresi fra il 15% e il 40% dello stipendio su paghe già molto ridotte. Il caso era esploso nuna decina di giorni fa, quando l’azienda che ha ottenuto l’appalto da 21 milioni di euro per 42 plessi scolastici ha annunciato che per rientrare nelle spese avrebbe sforbiciato l’orario di tutto l’organico. Un annuncio a cui i sindacati, da Cigl a Ugl, hanno risposto da subito con un diniego assoluto. Dice Antonella Bressi di Filcams Cgil: «La Dussmann difende i tagli dicendo che il capitolato prevede una maggiore presenza di lavoratori nelle ore del pranzo. Sostengono di dover ridurre gli orari per rispondere a questa richiesta di maggior personale. Sventolano come un risultato il fatto che faranno delle nuove assunzioni, ma francamente mi sembra una logica delirante: per assumere qualcuno in più si tagliano gli stipendi a tutti, creando un’emergenza sociale e nuovi poveri. Noi sindacati abbiamo un mandato chiaro: daremo battaglia».