Porto, soddisfazione dei sindacati per il protocollo sulla sicurezza

Le segreterie territoriali della Filt-Cgil, della Fit-Cisl-Reti, della Uiltrasporti e della Ugl Mare esprimono la loro soddisfazione per la sottoscrizione del Protocollo riguardante la sicurezza e la salute nelle attività  portuali,  avvenuta nella mattinata del 18 dicembre presso la Prefettura di Trieste. 
Renato Kneipp, Giulio Germani, Marco Rebez ed Edoardo Folla ritengono questo atto, un ulteriore passo in avanti, nel rendere il lavoro portuale quanto più sicuro. Rimarcano che questo testo è stato condiviso da tutti i soggetti, che a vario titolo operano all’interno della mura portuali e che assieme vogliono che la “cultura della sicurezza” sia patrimonio di tutte e di tutti.
Le organizzazioni sindacali, da tempo avevano evidenziato l’esigenza di aggiornare il precedente Protocollo, per renderlo quanto più coerente alle mutate esigenze, partendo proprio dalle esperienze maturate nel corso degli anni. Esigenza, che per diversi motivi, ha trovato la condivisione innanzi tutto dalla dirigenza dell’Autorità  Portuale e successivamente dell’Azienda Sanitaria, delle Rappresentanze Datoriali e della Capitaneria di Porto, che assieme alla Prefettura, hanno portato a termine un lavoro, che con tutta onestà , potrebbe diventare  un metodo di operare utilizzabile anche in altre occasioni. Altresì si ritiene che i contenuti del Protocollo e i relativi regolamenti attuativi,(sottoscritti in contemporanea e non come in precedenza con due anni di distanza l’uno dall’altro) possono essere un valido contributo per gli altri scali italiani, soprattutto per le quanto riguarda  il ruolo e le modalità  operative degli RLS di Sito, lavoratori che operano in distacco totale, unico caso a livello nazionale, per tutta la durata del loro mandato. 
Dare sul versante della salute e della sicurezza maggiore serenità  ai lavoratori portuali, in un contesto dove esistono problemi di altra natura, che hanno portato nei mesi e negli anni passati a forti tensioni tra le parti, con stati di agitazione e scioperi, sicuramente aiuterà  ad affrontare questi temi in modo diverso. 
Kneipp, Germani, Rebez e Folla intendono però sottolineare, che senza voler togliere meriti a nessuno dei soggetti che hanno contribuito alla definizione del Protocollo, che il percorso è stato indubbiamente facilitato dal ruolo, non più passivo, ma viceversa attivo, che ha inteso e non soltanto su questa materia, avere la dirigenza dell’Autorità  Portuale. Impegno da parte del Commissario Straordinario Zeno D’Agostino e del Segretario Generale Mario Sommariva, che ha portato in questi mesi alla soluzione di questioni che si stavano trascinando da troppo tempo e altri che sono in via di definizione. Come ad esempio il varo nei prossimi giorni, del nuovo Regolamento per l’esercizio delle operazioni e dei servizi portuali, che apporterà , tra le varie cose della migliorie nella gestione del mercato del lavoro all’interno del Porto, con conseguenti positive ricadute anche sul versante della salute e della sicurezza. Il compito che a questo punto spetta ai soggetti firmatari,è quello di socializzare i contenuti del Protocollo e dei Regolamenti, affinché tutti i soggetti operanti nello scalo Giuliano, siano adeguatamente informati e formati, in modo che questo lavoro possa da subito dare i propri risultati.