Intesa sulla Revas: evitati i licenziamenti

Si sblocca la vertenza Revas con una chiusura positiva anche se inaspettata del negoziato tra Saiph-Orion e le organizzazioni sindacali. Dopo sette ore di discussioni, le parti hanno sottoscritto un verbale di intesa alla presenza del curatore fallimentare Piergiorgio Renier. 
L’annuncio è stato dato dal segretario della Fiom triestina, Sasha Colautti, che ha riassunto in questi termini il risultato negoziale: parte un percorso di 24 mesi per i 119 dipendenti ancora in organico (erano 132 fino a qualche settimana fa), senza ricorrere a licenziamenti e con l’accompagnamento della Cassa integrazione straordinaria. Si opererà  con le mobilità  volontarie e con forme di outplacement, per favorire il ricollocamento dei lavoratori. Punto di caduta della riorganizzazione sarà  un nuovo assetto occupazionale tarato attorno a 80-85 unità : Colautti ritiene plausibile che già  nei prossimi giorni una ventina di addetti potrebbe lasciare Revas. Ricordiamo che la metà  delle maestranze proviene da paesi est-europei, soprattutto Croazia e Romania, e non ha ragione di restare a Trieste senza prospettive occupazionali. Il segretario della Fiom triestina sottolinea che la “giungla” dei superminimi in busta paga, attivata dai precedenti proprietari per “arruolare” personale specializzato, sarà  sostituita con un premio di risultato standard. Adesso l’intesa sarà  ratificata dal rituale appuntamento assembleare.