Filt Cgil: dall’Autorità  Portuale altri segnali di buona volontà 

Le segreterie territoriali della Filt Cgil, della Fit Cisl – Reti, della Uiltrasporti e delle Ugl Mare, attraverso Renato Kneipp, Giulio Germani, Marco Rebez e Edoardo Folla,  esprimono la propria convinzione, che l’incontro promosso dall’Autorità  Portuale di Trieste lo scorso venerdì 27 novembre, svoltosi presso la torre dei Lloyd, sia una ulteriore dimostrazione della volontà , dell’attuale amministrazione portuale, di apportare significativi cambiamenti all’interno dello scalo triestino, dando concretezza alle richieste che i lavoratori e le organizzazioni sindacali stanno da anni ponendo.
L’incontro con le parti sociali, aveva all’ordine del giorno l’esamina delle azioni messe in atto dall’APT in merito al “Provvedimento del Commissario Straordinario” Zeno D’Agostino, sottoscritto in data 28 agosto 2015. Nella prima parte della riunione, il Segretario Generale Mario Sommariva, ha elencato ciò che l’amministrazione sta facendo per rendere gli impegni presi in atti concreti. 
Il segretario generale ha iniziato parlando dall’ormai imminente avvio delle procedure per sostituire l’attuale Impresa Minerva, (che garantisce con i propri dipendenti i picchi di lavoro) con l’istituzione dell’Agenzia del lavoro portuale, così come previsto dal comma 5. dell’art. 17 della legge 84/94, che regola l’attività  nei porti italiani. Questa procedura che è stata approvata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, permetterà  inizialmente il raddoppio degli attuali dipendenti, attraverso l’assorbimento di quasi tutti gli i lavoratori dell’Impresa Deltauno (in questo modo si avvierà  a conclusione anche l’iter del fallimento della coop. Primavera) e stabilizzando una decina di precari della Minerva.
E’ stato altresì confermato, dopo il parere favorevole del Comitato Portuale, che la società  Porto Trieste Servizi, a differenza di quanto aveva deciso la precedente amministrazione, non verrà  privatizzata e che sono già  in stato avanzato le procedure per la trasformazione della PTS, in società  in house. Nel contempo è stato ribadito, che tutti i contratti in scadenza verranno da subito stabilizzati e che il lavoratore M.S. non confermato da una delle Imprese portuali verrà  anch’esso assunto in PTS, senza aspettare la modifica statutaria.
Nel proseguo della riunione, il segretario generale ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro che si sta facendo presso la Prefettura di Trieste, avente l’obiettivo, ormai quasi raggiunto, di riscrivere il Protocollo Prefettizio del 2008 sulla salute e sulla sicurezza nel Porto di Trieste , aggiornandolo e adeguandolo rispetto le mutate esigenze dello scalo triestino, partendo proprio dalle esperienze maturate in questi anni di applicazione.  Valorizzando e riconoscendo ai vari soggetti impegnati su questo delicato tema, le rispettive funzioni, con particolare attenzione ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza sia Aziendali che di Sito. L’auspicio e che questo lavoro che ha visto il contributo di tutti, possa essere portato a termine entro le prossime settimane.
La seconda parte dell’incontro è stata invece dedicata ad un ampia esposizione della bozza, predisposta dalla stessa APT, riguardante il “Regolamento per l’esercizio delle operazioni e per i servizi portuali nel Porto di Trieste”. Bozza che prevede tutta una serie di importanti novità , che indicano l’intenzione dell’APT di indicare un percorso, che chiarisca il ruolo delle imprese e il relativo rapporto con i lavoratori portuali. Stabilendo per le Imprese, regole trasparenti e stringenti per poter operare all’interno delle mura portuali e diritti e garanzie per i Lavoratori.  Per quanto concerne i lavoratori si parte dalla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, passando dall’esigibilità  dell’applicazione corretta dei vigenti contratti di lavoro, per arrivare al diritto di avere momenti di formazione e riqualificazione professionale. Su questo documento, tutti i presenti si sono riservati di produrre, in tempi stretti le eventuali osservazioni, in modo da permettere all’Autorità  di deliberare quanto prima queste nuove direttive, che dovranno essere ampiamente pubblicizzate. 
Kneipp, Germani, Rebez e Folla, nel ribadire l’apprezzamento per il lavoro fino a qui svolto sia dal Commissario Straordinario che dal Segretario Generale,  hanno però inteso evidenziare un problema che deve trovare immediata soluzione, cioè quello della mancanza degli ispettori portuali, visto e considerato che l’ultimo andrà  in meritata pensione il prossimo 1. dicembre. Quindi è stato richiesto di dare l’assoluta priorità  all’assunzione di questa figura professionale, non dimenticando che ci sono comunque altre strutture dell’APT sotto organico che hanno le stesse esigenze di essere rafforzate con l’inserimento di nuovo personale.