Esodati, ecco chi deve fare domanda preventiva entro il 21 novembre

Li hanno chiamati con un brutto neologismo “esodati”, ma questo termine ha un significato ben più positivo per lavoratori e lavoratrici, poiché significa avere la possibilità  di poter esercitare il diritto alla pensione con le vecchie regole pensionistiche, ante legge Monti-Fornero. Il 24 luglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale, predisposto dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con il quale si definiscono i criteri e la platea dei lavoratori che potranno andare in pensione con i requisiti richiesti dalla precedente normativa, ante legge n. 214/2011 (la cosiddetta manovra Monti-Fornero).
L’Inps ha già  dato avvio ad un Piano operativo per predisporre correttamente la lista dei 65.000 lavoratori e lavoratrici, cosiddetti “salvaguardati”. Per alcune casistiche però è necessario un ulteriore adempimento, ovvero una domanda preventiva alla Direzione Territoriale del lavoro da fare entro il 21 novembre 2012.

Sono interessati a questo adempimento:

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1. i DIPENDENTI PUBBLICI, che hanno in corso l’istituto dell’esonero dal servizio ai sensi dell’art. 72 della legge n. 133/2008, (lett. E del decreto) che devono:
– essere in esonero alla data del 4.12.2011

2. i lavoratori in CONGEDO STRAORDINARIO per assistere figli con disabilità , (lett. F del decreto) che devono:
– risultare in congedo alla data del 31.10.2011
– perfezionare il requisito contributivo per il pensionamento di anzianità , entro 24 mesi dalla data di inizio del congedo.

3. I lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro in ragione di ACCORDI COLLETTIVI o INDIVIDUALI (lett. G ed H del decreto) che devono:
– aver cessato il rapporto di lavoro entro il 31.12.2011;
– perfezionare la decorrenza della pensione entro il 5.12.2013;
– non avere nessuna successiva rioccupazione in qualsiasi altra attività  lavorativa.

Le domande verranno esaminate da apposite Commissioni istituite presso le Direzioni Territoriali del Lavoro e, una volta accolte, verranno comunicate tempestivamente all’Inps. Nel caso in cui venisse respinta la richiesta si potrà  presentare una domanda di riesame. L’Inps, una volta terminata l’operazione di verifica, predisporrà  la lista dei 65.000 beneficiari ed invierà  loro la certificazione del diritto a pensione. Resta fermo il fatto che il lavoratore o la lavoratrice dovrà  poi presentare domanda di pensione.
Gli uffici dell’Inca Cgil sono a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici interessati per fornire tutte le informazioni e provvedere alla verifica e alla sistemazione della posizione assicurativa di ognuno.