Stazione bloccata, senza treni per 4 ore

(da Il Piccolo, Trieste) di Giuseppe Palladini L’esasperazione di una quarantina di lavoratori della ditta Carma, impegnati nelle pulizie dei treni regionali, senza paga da quasi tre mesi e con l’incertezza del passaggio a un nuovo datore di lavoro, è esplosa nella tarda mattinata. Poco prima delle 12 di ieri, in tre sono saliti sulla torre-faro della Stazione centrale, mentre numerosi altri hanno sostato per alcune ore sui binari impedendo la partenza e l’arrivo dei convogli. La protesta è stata interrotta verso le 16, dopo che la prefettura ha prodotto un documento con cui Trenitalia garantisce il pagamento degli stipendi di giugno e ha annunciato la convocazione di un tavolo sulla questione la
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prossima settimana.
Dai dirigenti di Trenitalia sono giunte poi assicurazioni sulla copertura della paga di luglio e della quattordicesima. In oltre quattro ore 21 i treni soppressi sulla tratta Trieste-Monfalcone, sia in arrivo sia in partenza dalla Stazione centrale. Verso le 13.30 Trenitalia ha messo in servizio alcuni bus navetta, che facevano la spola con la stazione di Monfalcone per ridurre i pesanti disagi a centinaia e centinaia di viaggiatori. Per tutta la durata della protesta – mentre i sindacalisti intrecciavano concitate telefonate con la prefettura, l’assessore regionale Riccardi e l’on. Rosato – la situazione è stata tenuta sotto controllo dalla Polfer, che ha anche avvisato alcuni dei manifestanti di dover procedere nei loro confronti. La denuncia per interruzione di pubblico servizio è infatti un obbligo di legge.
La situazione pare comunque risolta solo temporaneamente. «I lavoratori chiedono garanzie scritte – sottolinea Paolo Peretti (Filt-Cgil) – anche per gli stipendi di luglio e per la quattordicesima, diversamente sono pronti a tornare sui binari. sono allo stermo, molti si sono rivolti alla Caritas». Chiarezza sull’intricata vicenda (ne riferiamo a parte) dovrebbe arrivare dal tavolo che, come detto, sarà  convocato in prefettura la prossima settimana. «Si tratterà  di capire – spiega Willy Puglia (Unione sindacale di base) se chi non paga è Trenitalia o l’impresa che effettuava le pulizie. La colpa di quanto avvenuto – sottolinea – è comunque di Trenitalia, che avrebbe dovuto pagare gli stipendi nel momento in cui la ditta è risultata inadempiente».
Preannunciando un’interrogazione alla Camera, l’on. Etttore Rosato (Pd) osserva intanto che «questi appalti devono cambiare registro. Sono scontenti i lavoratori, che vengono pagati male, e gli utenti perchè i treni continuano ad essere sporchi. E’ un problema di controllo da parte di Trenitalia, ma deve intervenire anche la Regione che ha un ccontratto di servizio per i treni regionali».