San Dorligo, la Cgil vuole risposte sull’acqua

La Cgil chiede chiarezza sulle sorti dell’acqua a San Dorligo  dopo l’esito del referendum. «Ci sono vari punti su cui vorremo avere delle delucidazioni ““ afferma Rossana Giacaz, segretario provinciale della Cgil funzione pubblica ““ e soprattutto su quanto costeranno le bollette. La maggioranza di Acegas, a cui è stato ceduto il servizio, è del Comune di Trieste e quindi solo quella parte di “pubblico” viene rappresentata. San Dorligo ha bisogno di molta acqua ad uso agricolo mentre a Trieste non c’è tutta questa richiesta. Dalle nostre tabelle di calcolo risulta che questo servizio costerà  molto di più rispetto a prima. Vogliamo che il sindaco Premolin smentisca le nostre tabelle di calcolo e chiediamo più chiarezza perché non sappiamo nemmeno che convenzione ha firmato con Acegas. Un altro punto su cui vorremo discutere riguarda la sorte dei tre operai che lavoravano nel servizio idrico quando era gestito in casa. Sono persone qualificate che conoscono perfettamente tutto il territorio. Per ora stanno ancora lavorando, visto che il servizio è passato ad Acegas dal primo giugno, ma non si hanno informazioni a riguardo». 

 
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