Energia, la Regione tenga conto del voto

«Le stizzite reazioni di Tondo all’esito del referendum dimostrano scarso rispetto nei confronti dei cittadini che hanno votato in massa, reagendo all’oscuramento che il  Governo e i media di area governativa avevano tenuto sui quattro quesiti». A dichiararlo è il segretario regionale della Cgil Franco Belci, che ricorda anche il
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ruolo attivo svolto dal sindacato a sostegno del voto: « La Cgil ““ dichiara ““ è stata tra i promotori dei referendum sull’acqua: ha lavorato coi Comitati, dal basso, per informare le persone, discutere, chiarire che l’entrata del privato non poteva costituire un obbligo, ma un’opportunità  che andava decisa dalle comunità  locali, nell’ambito di gestioni che dovevano e devono rimanere pubbliche. La Ue , infatti, ha chiesto sì una liberalizzazione del mercato, ma lasciando alle collettività  la scelta dei sistemi gestionali. Su questo le persone si sono autonomamente espresse e la volontà  degli elettori va rispettata». 
Belci, poi, critica duramente le parole del governatore sul sostegno al raddoppio della centrale slovena di Krsko: « È la Slovenia stessa ““ accusa  Belci ““ a non parlare più di raddoppio. L’ostinazione del governatore, evidentemente animato da un furore ideologico, copre un vuoto progettuale sul quale la Cgil ha da tempo richiamato l’attenzione. Da tempo sollecitiamo un piano regionale per l’energia basato sulla differenziazione delle fonti, sul sostegno alle energie alternative e alla “green economy”, sull’efficientamento delle reti, sul rispetto dell’ambiente. Da qui ora è necessario ricominciare. A chiederlo è la maggioranza dei cittadini, in Fvg e nel resto del paese».