La Cgil: “Una vergogna il taglio estivo dei posti letto negli ospedali”

Si allestisce il piano ferie negli ospedali triestini, e tra le misure previste per tamponare la carenza del personale c’è anche quella del taglio dei posti letto. Ma i sindacati non ci stanno. Tra infermieri non sostituiti, nuove pesanti manovre di taglio al personale ordinate dalla Regione, e chiusura di reparti per l’estate, dicono che già  adesso «ci sono operatori socio-sanitari che si trovano da soli con 40 pazienti da guardare».
«Qui ormai, e di nuovo, per garantire ferie contrattuali bisogna chiudere servizi – lamenta Rossana Giacaz della Cgil -, e le prospettive per settembre sono ancora peggiori, questo preoccupa soprattutto. L’assessore regionale Kosic ha chiesto a noi sindacati di non mettere in 

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campo contrapposizioni ideologiche, ma conosce l’impatto concreto che le sue decisioni hanno sui reparti? Sono iniziative di incredibile livellamento verso il basso per la qualità  dell’assistenza, specialmente a Trieste dove è buona, una vera aggressione in nome unicamente della logica del risparmio».
Rincara la dose Adriana Merola dello Spi Cgil: «È una manovra scandalosa, vergognosa, con la chiusura di posti letto nelle Medicine d’estate per l’ennesima volta si colpiscono gli anziani, i più deboli, gli indifesi, quelli che al caldo peggio si adattano, i cui problemi di salute d’estate si acutizzano, che soffrono disidratazione, che quando escono dall’ospedale dove sono entrati con dignità , e hanno patito il pannolone, magari non riescono a riprendersi: immaginiamoci se vengono parcheggiati in altri reparti, o dove? Nei ripostigli? Nei corridoi? Queste decisioni – aggiunge Merola – mi hanno proprio colpito nel profondo del cuore, perché conosco le situazioni».