La situazione alla cartiera di San Giovanni in Duino

(da Il Piccolo del 11-4-2010)

di TIZIANA CARPINELLI

DUINO AURISINA Alla cartiera di San Giovanni di Duino il portafoglio degli ordinativi viaggia su pacchetti di lavoro superiori ai 15 giorni, un dato che non si registrava da qualche anno. E i conti del 2009 si sono chiusi in pareggio, con un’importante inversione di tendenza rispetto al biennio 2007-2008 quando il margine operativo lordo era pesantemente negativo, con valori attorno ai 10 milioni di euro. In ripresa è la produzione di tutto il gruppo Burgo. Dopo l’ annus horribilis appena lasciato alle spalle, per il settore cartario s’intravedono segnali di crescita: il primo trimestre del 2010 si è chiuso con un aumento dell’8% dei volumi di produzione rispetto allo stesso periodo del 2009. Il dato ha consentito una riduzione generale del ricorso alla cassa integrazione ordinaria, il cui numero di ore, all’interno del gruppo, è calato dell’80%. Permangono però le problematiche legate all’aumento dei costi registrati per le materie prime (cellulosa, legname, energia),
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che dopo aver toccato i minimi storici hanno evidenziato una vigorosa impennata, andando a intaccare l’andamento complessivo del gruppo. Il rallentamento del mercato ha determinato inoltre una sovracapacità  produttiva del gruppo, valutabile sulle 400mila tonnellate di carta all’anno (ne potrebbe produrre 3 milioni, ma ne vende solo 2,6). Il quadro economico, secondo quanto riferito dal sindacalista della Cgil Maurizio Goat, è emerso venerdì scorso durante l’ncontro con l’azienda all’Assindustria di Vicenza. «Nello specifico ““ spiega il rappresentante dei lavoratori ““ per lo stabilimento di Duino il 2009 si è chiuso con un pareggio. Segnali positivi si attendono anche sul fronte dell’abbattimento energetico, con l’avvenuto avvio dei due nuovi impianti a turbogas». Il calo della richiesta globale di carta, avvertita a livello mondiale, desta preoccupazione per gli stabilimenti Burgo del Meridione, dove si produce carta patinata senza legno. «Ma ““ conclude Goat ““ si intravedono segnali preoccupanti anche per la linea 1 di Duino, che difficilmente potrà  ritornare in funzione se il quadro non muterà ». Questo impianto occupa sessanta lavoratori. I sindacati hanno già  annunciato la richiesta di una proroga del contratto di solidarietà , per mantenere l’organico attuale anche nel 2011.