Metalmeccanici, sciopero con presidio davanti alla Rai di Trieste

Alle 10 un presidio davanti alla sede regionale Rai, per rivendicare più attenzione sui temi del lavoro e della democrazia sindacale, e a seguire un incontro con i gruppi consiliari in piazzale Oberdan. Queste le due iniziative in programma il 13 novembre a Trieste in concomitanza con lo sciopero di quattro ore proclamato dalla Fiom nell’ambito della mobilitazione contro il contratto separato dei metalmeccanici, firmato il 16 ottobre.
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«Il contratto separato ““ dichiara il segretario regionale della Fiom Gianpaolo Roccasalva ““ è un accordo illegittimo, perché Fim e Uilm sono due organizzazioni sindacali minoritarie nel settore metalmeccanico, e hanno rifiutato di sottoporre il contratto a un referendum vincolante tra tutti i lavoratori. Solo la democrazia, infatti, poteva saldare la rottura che si è venuta a creare».
Quanto ai contenuti, secondo la Fiom il contratto «non affronta in alcun modo il bisogno primario di difendere tutti i posti di lavoro dai licenziamenti e prevede la riduzione del valore reale dei salari». L’aumento medio previsto è di 110 euro (al 5° livello) per il triennio 2010-2012. «Che equivalgono ““ commenta ancora Roccasalva ““ a 74 euro netti, scaglionati in tre anni. Nel primo, tra l’altro, l’aumento netto di un addetto alla catena di montaggio, 3° livello, sarà  di 16 euro».Base di calcolo degli incrementi il nuovo sistema di adeguamento previsto dall’accordo separato del 15 aprile 2009 sulla riforma del sistema contrattuale, respinto dalla Cgil.