47 licenziamenti alla Tirso: la Cgil annuncia la mobilitazione
La Tirso ha annunciato 47 licenziamenti di lavoratori in regime di “lavoro somministrato”, che riguarderanno soprattutto donne lavoratrici. Lo hanno comunicato ieri i rappresentanti sindacali , a loro volta informati dalla proprietà dell’azienda. «La scelta della Tirso, – hanno affermato Nicola Dal Magro, segretario provinciale della Nidil Cgil, e Fabrizio Zacchigna, segretario provinciale della Filctem Cgil – gravissima sotto il profilo occupazionale, è sconcertante come tempistica, perché ci ha impedito di poter indire nei tempi utili un’assemblea delle maestranze, che necessita di un preavviso di due giorni lavorativi, e poter così informare tutti della situazione, e di avviare con l’azienda una fase negoziale. Chiederemo subito agli assessori regionali Alessia Rosolen e Sergio Emidio Bini di intervenire». Dal Magro e Zacchigna hanno anche duramente criticato le modalità utilizzate dall’azienda per informare i lavoratori: «Mandare un messaggio con la posta elettronica certificata, a poche ore dall’entrata in vigore del provvedimento di cessazione del rapporto di lavoro, significa non avere alcuna considerazione delle persone, approfittando del fatto che si tratta di dipendenti cosiddetti “somministrati”. Tutti i lavoratori per noi sono invece uguali e portatori degli stessi diritti. Fra l’altro questi lavoratori erano in attività fin dal 2019, quindi inseriti nel ciclo produttivo. Ciò significa che si ridurrà la produzione. La politica deve salvaguardare il tessuto industriale del territorio, perché non si vive di solo turismo». Dal Magro e Zacchigna hanno concluso annunciando che «la Cgil organizzerà una mobilitazione di protesta».